Biografia redatta da Lillo e Greg - 1993
Il Mastantuono nasce a…… il…… del……; diciottesimo di trentadue fratelli (dato non ufficiale, ma confermato da più di un editore contattato dal Mastantuono nel periodo pre-professionale). Nel 1965 il Mastantuono realizza la sua opera prima, “Per il mio babbo”, realizzato in occasione della festa del papà. Il disegno, eseguito a pastelli e cioccolata Kinder, raffigura il padre che cerca di rientrare in casa dopo il lavoro, ma non ci riesce perché è due volte più grande della casa. Nel 1968 afferma che da grande vuole fare il ballerino di danza classica, i genitori lo menano e lui torna allo studio del disegno figurativo. Nel 1970 vince il concorso indetto dalla “Settimana Enigmistica”: “QUESTO L’HO FATTO IO”, realizzando, da un asse semicircolare, una vista dall’alto di Tokio alle cinque del pomeriggio. Nel 1972 il primo segnale di una grande predisposizione al fine umoristico: durante una gita tra amici, è l’unico che non ride alla barzelletta del fantasma formaggino, cita invece un calambour di Groucho Marx; Ugo, il “duro” della classe, lo mena. Nell’estate del 1975 il Mastrantuono si avvicina al mondo del fumetto: rimane senza soldi nel campeggio di Sperlonga, e durante una crisi di astinenza onanistica si disegna un numero di “Sukia”, è la sua prima opera a fumetti. La pubblicazione arriva nel 1978: la “Settimana Enigmistica” gli commissiona una serie di vignette “senza parole”, tra queste la famosa vignetta del “pescatore”, a cui E. H.Gombrich dedicherà un intero capitolo nel saggio “Artisti del nostro tempo” (Filtrinelli).
Nel 1982 il Mastantuno si trasferisce a Norcia e frequenta assiduamente “LA CASA DEL COLESTEROLO”, ristorante alla moda e luogo d’incontro di famosi artisti dell’epoca: è lì che incontra il Casari. I due si frequentano assiduamente per due anni; in quel periodo il Mastantuomo accantona il fumetto per dedicarsi all’illustrazione pubblicitaria. Nel febbraio del 1984, dopo una violenta lite, i due amici smettono di frequentarsi. Il Mastantuonio torna ai fumetti e il Casari alla sua occupazione: cameriere del “LA CASA DEL COLESTEROLO”. Dal 1984 al 1986 il Mastrantuomo realizza illustrazioni e fumetti per la Casa Editrice Comic Art. Nel gennaio del 1987 fonda, con un gruppo di ex compagni di accademia, una nuova corrente pittorica: il “CICCIOTTISMO”, ovvero lo studio delle forme cicciotte. La prima ed ultima mostra risale all’aprile del 1987, e si rivela un disastro, la critica stronca le opere. Ma un talent-scout della Disney rimane fulminato dai dipinti del Masantuono e lo contatta. Dal 1988 in poi la carriera del Mastantono è tutta in discesa, riconoscibile in tutto il mondo, tra i suoi estimatori artisti del calibro di Prince, Madonna, la band “Latte e i suoi derivati”, Frank Sinatra, Tom Cruise, Robert Altman e tanti altri. Nel 1990 il Bonelli in persona gli commissiona una storia di “Nick Raider”, il Mastantonio capisce “Nick Carter” e gli spedisce una storia alla “BONVI”. Il Bonelli non osa contraddire il capriccio dell’artista e lo pubblica ugualmente. Il Bonelli dirà in un’intervista: “solo un artista come il Mastrantuno può stravolgere i miei personaggi, se lo ha disegnato così, vuoi dire che lo vede così’”.
Il Mastantuono replicherà: “io avevo capito Nick Carter!”.
LILLO & GREG
Bibliografia
F. C. HESSINGER: “Mastantuono. Vita e opere ” (FILTRINELLI)
P. PETROLO: “Dal cicciottismo al mondo Disney” (NUOVA FRONTIERA)
D. PERRECCHI: “II Mastantuono Giovine” (DEL TECCHIO)
H. WINTER: “Coscienza del quotidiano attraverso le opere del Mastantuono” (OMODEO EDITORE)
C. GREGORI: “II Mastantuonismo e i suoi seguaci” (FILTRINELLI)
W. HERSCH: “Denn wo die lieb’erwachet Mastantuono das ich” (CIACIONI EDITORE)